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Antoine1.
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Ieri giornata di quelle pessime, umore nero, ero amichevole col mondo quanto un leone con una gazzella.
Non riuscivo a studiare un esame che non sopporto, così mi sono alzato dalla scrivania per fare rinfrescare un po' il cranio e cosa vedo: mia madre - sì sono in casa dei miei adesso, sob - che prepara le sardine per cena!! Una busta piena di teste da buttare, la pentola piena di sardine...
Ok! Ho una macchina a disposizione dopo tre mesi, quindi prendo 4 sardine e il sacchetto delle teste, carico la mia decrepita attrezzatura e parto.
Per strada vedo un negozio di cinesi e mi fermo: due mini artificiali(uguali) a 2,5€, facciamo che li provo!
Arrivo al porto e cammino per un quarto d'ora fino alla punta del molo, esco la rima sardina con un galleggiante oltremisura perchè quello avevo, butto una fondo e si fa buio. Mi metto sotto un lampione e inizio a giocare con l'artificiale. Intanto pasturo un pochetto con le teste, attorno al galleggiante...
Mi chiamano al telefono ma chiudo subito: il galleggiante è sparito! Mi precipito, tiro su, qualcosa fa resistenza e io ho un terminale dannatamente fine, per non rischiare di stracciare do frizione, quello scende, non deve non deve non... si incaglia tra le rocce! Che cos'è? Ha fatto molto peso ma pochi strattoni, non capisco... è tra gli scgli, non si muove di un millimetro, 15 minuti di tentativi poi "tak!" rotto il terminale! Sono solo e dico tutte le parolacce che mi vengono in mente senza freni, poi lascio gli scogli, salgo sulla passerella in cemento e ancora frastimando preparo la stessa paratura ma con la lenza del mulinello, una 0,30 mi pare. Esco, butto, torno all'artificiale.
Muggini che saltano, mi puzza... tira e ritira, uno strattone all'artificiale! Il cuore accelera i battiti e.. l'artificiale torna vuoto! Com'è possibile! Lo guardo e penso a cosa farei al progettista se lo avessi tra le mani... Guardate come sono messe le "ancorette"...
Inutile farle straappuntite se sono messe così... cambio artificiale ma non strappa più niente... poi risuccede: il galleggiante sparisce! Il cuore riprende a battere veloce! sì, e stavolta voglio vedere se riesci a stracciare la lenza!
Tira molto, è pesante, ma non sono i soliti strattoni... vuoi vedere che... cerca di infilarsi tra le rocce, ma col cavolo che lo lascio andare. La canna è una vecchia bolognese in carbonio di cinque metri, l'avevo acquistata in seconda media, la sento piegarsi pericolosamente e lamentarsi, ma che posso farci? quello pesa troppo per lei, è un peso dannatamente morto e continuo! Tiro e... Lo vedo!
Tiro alla superficie, afferro lenza e coda e lo metto in secca prima che mi sgusci tra le dita.
Erano anni che non ne agganciavo uno!
Prosegue la notte ma mi viene stracciato un altro terminale poi niente..
Comunque è iniziata... un grongo e una canna bolognese rotta: sì la stagione è iniziata anche per me.... -
ARCIERE65.
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Che cos'è? Ha fatto molto peso ma pochi strattoni, non capisco... è tra gli scgli, non si muove di un millimetro, 15 minuti di tentativi poi "tak!" rotto il terminale!
probabilmente si trattava di un polpo.
bell'inizio
mi auguro che tu gli abbia fatto lo stiramento prima di cucinarlo
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gufo73.
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Bella Anto complimenti sia per la cattura che per il bel racconto
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Bel grongo Antoine,complimenti.......spero di prenderne uno anch'io un giorno(o una notte 
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Antoine1.
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Grazie ragazzi
Arciere65 lo stiramento non l'ho fatto, 2 giorni di congelatore fanno lo stesso effetto :-)
domani mattina lo faccio a rondelle col macete e la coda la metto via per fare zuppa coi crostini assieme a quella della prossima murena che qualcuno (mio padre o mio fratello) prenderà... gnam!. -
claudio xela.
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Polpo sicuro matematico.
Quando lo prendi a fondo la canna si piega lentamente ma continuo,turi e recuperi uno straccio,poi quando arriva sotto riva si attacca al primo scoglio e zac,andato.
Ma penso che lo sapevate gia'
XIAO. -
Antoine1.
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Mi sono fatto fregare come un pollo da un polpo 
La prossima volta nun me frega!... (ultime parole famose prima della fregatura successiva). -
claudio xela.
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Penso che il polpo,sia un figlio d'androcchia che piu' di cosi' non si puo',e' facilissimo essere fregati dall'octopus
Pescando tanto con le sardine capita spesso di allamarne uno e se riconosco bene la tocca,tiro piu' deciso che posso e cerco di alzare subito la canna per staccarlo dal fondo,stando poi attento a quando arriva sotto riva.
Non dipende dal terminale,anche se peschi con un 60 / 70,il polpo non lo porti via se si attacca agli scogli.
Quando vado sott'acqua con il fucile,capita spesso di infiocinarne qualcuno,se esiti piu' del dovuto ti fa dannare.
Appena lo fiocini,devi tirarlo subito fuori dalle rocce approfittando del momento di smarrimento che in quel momento sta provando,se gli dai la possibilita' di attaccarsi agli scogli,lo strappi ma non lo tiri fuori.
Il modo comunque c'e'.
Devi lasciarlo tranquillo sotto la roccia ( tranquillo per quello che si puo' avendo una fiocina piantata ),dopo qualche minuto tende ad uscire da solo,probabilmente per andare a morire da qualche parte,quello e' il momento di andare a recuperarlo con un movimento deciso.
Se non sei deciso e si accorge che lo vuoi tirare fuori,cominci tutti d'accapo.
In poche parole,il prendere un polpo,e' piu' difficile di quanto si possa pensare ( pescando da riva ovvio ),e' un avversario ostico,oltre che buono.
XIAO
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Antoine1.
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Lol! A me è capitata la piovra a circa tredici metri, in una spaccatura della roccia bella profonda e lei era all'ingresso.
Ero a fine aspetto, stavo risalendo e dato che c'ero l'ho infiilzato (raramente sparo i polpi, in genere si rischia troppo di rovinare la taitiana sulle rocce). Cavolo mi sembrava più piccola, pensavo di strapparla subito via e quella invece era lunga quasi quanto la mia gamba e si è incollata. Mi sono dato 3 tentativi e al terzo, puntando i piedi sulla roccia sono riuscito a staccarla e mi sono precipitato a respirare! Se non ci fossi riuscito avrei dovuto strappare o lasciar lì il fucile e chissà se da dentro quella spaccatura l'avrei più rivisto!
Così imparo a montare un mulinello nel fucile una volta per tutte...
Lasciarlo tranquillo e aspettare non l'ho mai fatto, piuttosto se posso strappo ma non lascio il fucile, è troppo il rischio di non ritrovarlo più. Un paio di volte, in acque basse, mi è capitato di dovermi aiutare col coltello
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claudio xela.
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No ma mica devi abbandonarlo li,il fucile essendo galleggiante sta bello dritto sulla verticale della tana a mo' di pedagno quando lo vedi muovere,vuole dire che il polpo sta cercando di uscire,quello e' il momento giusto per andare sotto e con uno strappo deciso le levi dalla tana.
Attenzione ad impugnare l'asta e non il fucile,quindi devi andare sul fondo.
Di solito ci vogliono dai 2 ai 5 minuti se non lo disturbi.
Certo la batimetrica e importante,ti capita una cosa cosi' sui 10 / 15 metri,puo' diventare impegnativo e si deve sempre tenere ben presente i nostri limiti.
I mulinelli ad esempio io li ho montati dai 90 in su,ma difficilmente ( anzi mai ) vado a polpi o in tana con quelli,attacco un 60 al pallone e vado di fiocina.
P.S. non sono mai riuscito ad usarli i mulinelli
XIAO. -
Antoine1.
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è quì la fregatura del non spararli: risparmi la punta, ma il fucile non galleggia per via dell'asta :-(
Io vado solo con uno anche perchè ho solo quello, per quello che sto così attento a non beccare scogli. Un 75, che all'aspetto è una punizione perchè ha sempre "quasi la gittata giusta" ma è quel che passa in convento...
All'aspetto neanche io bado ai polpi o alle cose da fondale ma se risalendo me lo trovo in faccia... che faccio, me ne privo?
In genere infilzo per tenerlo fermo, afferro con l'altra mano la testa, stacco dallo scoglio e risalgo.
Il mulinello è di una comodità non da poco: lo monti, metti la frizione, spari e se qualcosa di grosso scappa va lui inizia a scorrere come in una canna con l'orata arrabbiata. Tu risali e piano piano fai un gioco simile, riavvolgi, lo fai sfogare, riavvolgi ecc.. ad avercelo :-P. -
claudio xela.
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Certamente se ti ritrovi faccia a faccia con un bel polpo,ci provi eccome,poi certo li e' piu' fortuna che altro in base all'attrezzo che hai al momento disponibile.
Io mi porto sempre un 60 ad aria con il quale sparo sempre anche se il polpo e' a contatto con la fiocina e poi procedo come ti ho detto,avendo il regolatore di potenza e' facile ed immediato adattare il colpo all'esigenza.
Il 75,e' stata la mia maledizione,forse perche' non sono capace io non lo metto in dubbio,ma quando devo fare dei lanci lunghi e' troppo corto ( parlo di arbalete con elastici da 16 ),e nel grotto a volte e' troppo lungo
Sono passato ad un omer con elastici da 20 la cosa e' un po migliorata,pero',non essendo un aspettista da guinnes a volte devo forzare il colpo e li possono essere comunque dolori.
Mi sono preso un 110 sempre arbalete,e mi sembra di dover fare il salto con l'asta subacqueo ma nei lanci lunghi non ha rivali,mio cugino ha quello ad aria,ed ha una forza d'impatto terrificante,ma sono attrezi che usiamo veramente poco.
Come ti dicevo ho messo il mulo sia sul 75 sia sul 110,ma non li ho mai usati
,i pesci che di solito prendo,non fanno uscire nemmeno un cm di cordino 
XIAO. -
ARCIERE65.
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la cimenta che va legata al pallone di segnalazione va anche legata al fucile. spesso anzi che legarla al fucile la si lega cintura dei piombi o al retino. in caso di infiocinamento di polpo – murena – grongo ( pesci che si intanano ) è molto pratico avere la cima legata al fucile. la preda si intana ? nessun problema. risaliamo e ci riposiamo sul pallone. ci ri immergiamo e tentiamo di stanarlo con calma. ogni tanto accorciamo la cima in modo che il pallone sia sempre in tiro. vai tranquillo che alla fine lo tiri fuori. per i polpi è assolutamente sconsigliato farsi stringere dai tentacoli e rannicchiarsi su di esso per estrarlo con la spinta delle gambe.( parlo per esperienza diretta). non rischiamo. se capita un polpo grosso difficilmente riusciremmo a svincolarci dalla morsa dei suoi tentacoli. ricordiamoci anche che continuare a infilzarlo con il pugnale non uccide il polpo ma anzi gli fa aumentare la stretta. l’unico sistema per sfiancarlo e quello di capottargli la testa. dopo una decina di minuti diventa più arrendevole. 
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claudio xela.
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Io la cima la attacco sempre alla cintura,dopo una volta in cui ho preferito lasciare i piombi sul fondo piuttosto che la ghirba ( la vita 
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L'ho tenuta attaccata al fucile agli inizi ma onestamente mi dava anche fastidio nel brandeggio,e le 2 cose sopra scritte mi hanno consigliato di fare cosi',poi un altra cosa che a volte mi e' servita,e' che attaccata alla cintura tramite moschettone,posso sganciarla in un attimo e impiegarla come pedagno una volta attaccata al chilo di piombo con aggancio.
Ma la cosa piu' importante e' che non voglio rivivere quella situazione in cui,appena staccato dal fondo e pinneggiando vigorosamente mi sono accorto che forse non arrivavo alla superficie,quindi ho sganciato la cintura che ovviamente li' e' rimasta dato che con una muta da 5 andare a riprenderla e' impossibile ( su 15 metri circa ).
Dovessi risganciarla per qualunque motivo,recupero il tutto dalla superficie e continuo la pescata.
E' stata un'esperienza abbastanza forte,dettata dall'inesperienza di mettere piu' chili del dovuto nell illusione di arrivare prima e meglio sul fondo,sottovalutando anche la mia riserva di aria rimasta a disposizione.
Le contrazioni del diaframma erano tremende non vorrei piu' provare una cosa simile,ma con intelligenza si risolve tutto,meno male che leggendo un paio di riviste ( allora internet non era cosi' diffuso si parla di 15 anni fa forse anche di piu' ) ho avuto la prontezza di sganciare la cintura riuscendo a risalire abbastanza velocemente.
Poi ho rischiato nuovamente la vita per cercare di recuperarla sai da buon Genovese .
Ho fatto delle scene che nemmeno FANTOZZI avrebbe mai fatto,ma alla fine ho desistito e con la morte nel cuore me ne sono andata a comprare un'altra.
Bisogna stare attenti anche quando di insegue un pesce,diverse volte mi e' capitato di inseguirlo e quando non ce la facevo piu' e guardavo in alto mi accorgevo di essere andato piu' fondo di quanto avessi pensato.
E' tutta esperienza,l'importante e' riuscire a raccontarla.
XIAO. -
Antoine1.
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Eh già,l'esperienza e la prudenza fanno davvero tanto!
Arciere la sagola al fucile è molto scomoda,meglio perdere un fucile ogni qualche anno che girare con quella cosa (ovviamente per quanto mi riguarda, mai mi sognerei di dire a qualcuno "non si deve mettere"). All'aspetto poi la sagola è tremenda per quanto spaventa il pesce, quindi se il fondo lo consente scendo, sgancio dalla cintura il piombo a cui è legata e vado alla posta, altrimenti non si avvicina niente. Il polpo è una brutta bestia, ma situazioni come quella che ho raccontato grazie al cielo sono rare, e se capitano si agisce un po' con maturità e se necessario si molla tutto lì poi si rivà a prenderlo (non fosse stata così stretta e profonda quella spaccatura, non ci sarebbero stati problemi a risalire poi riprenderlo), e il problema non si pone se c'è il mulinello. m'ha fregato perchè pareva più piccolo ... in ogni caso ho imparato che piantando un po' di volte il coltello tra gli occhi, miracolosamente perde la combattività
Xela, se ti consola, quella dei piombi è un classico, in casa siamo andati un paio di volte a recuperare cinture di amici, e una nostra anche (purtroppo dopo un brutto incidente).
Col 110, scusa ma è imperativo: il mulinello ogni tanto deve servirti, quindi quest'estate posterai delle foto con qualche mostro marino
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Apertura della - mia - stagione |
