RACCONTO

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  1. diegog
     
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    TRAINA IN SOLITARIO

    Non era una serata come le altre,
    a cena ascoltavo svogliatamente i discorsi sulla giornata appena trascorsa,ma avevo la testa altrove,era come ripassassi una lezione,una poesia...una preghiera.

    Era la sera prima di una lunga giornata passata a pescare.In molti dicono che i preparativi sono meglio dell'evento stesso: non è vero,le giornate che imbrocchi veramente superano quasi la fantasia!
    La notte è un sonno agitato e la sveglia è naturale senza aiuti e in anticipo; mi vesto , mi lavo velocemente e via sono già attivo.

    C'è un bar in centro
    aperto tutta la notte;è li' che faccio sempre colazione insieme ai netturbini e ai metronotte, e guardandoli già godo perchè loro sono li' per dovere ed io invece.....Sono solo,sono in barca ed è tutto pronto;
    alla faccia della sicurezza mi appresto a fare qualche miglia di notte come unico equipaggio ma ci sono delle volte che uno deve prendere e andare senza aspettare i comodi degli altri e se in definitiva li metti tutti daccordo non vai più da nessuna parte.
    La meteo è buona ,la stagione pure ,l'attrezzatura non è di primissima qualità ma ho fatto del mio meglio e mi darà delle soddisfazioni.

    Alè, inizia l'avventura ,
    accendo i motori,sciolgo le cime ,faccio attenzione al cavo elettrico,luci di via,faro di profondità e vai mi sento quasi il capitano di un aereo.
    Esco dal porto a 4 nodi,i pontili non finiscono mai ,mi sembra quasi di perdere tempo,calma calma Mario sei in vacanza mi ripeto anche se per sole 12 ore.

    Sono fuori :velocità notturna 8\9 nodi,
    imposto il plotter e il pilota ed esco a godermi la nottata. E' incredibile come nonostante il rumore ti possa sentire tutt'uno con la natura ,il mondo ,il mare ;cielo e mare si confondono,la luna ti piace di più ,le stelle sembrano diverse...senzazioni strane ,bellissime,sto bene con me stesso.

    Il segnale del cellulare non c'è più
    e le luci della costa sono sempre più fioche,un brivido attraversa la schiena,è la stessa sensazione che hanno coloro che amano i film di paura,socchiudono gli occhi ma vogliono vedere la fine del film.
    E' l'alba: preparo le canne , filo le lenze secondo schemi stra riveduti e attendo.Le esche lavorano bene,sono tante e sono compiaciuto di questo, gli schemi funzionano;anche la velocità è buona ,è tutto a posto.
    Passa il tempo , ogni tanto faccio degli scatti ,mi sembra di aver sentito il cicalino di qualche mulinello,no è solo una sensazione;sono immerso nelle sensazioni:il vento sulla faccia ,l'odore salmastro , l'attenzione continua a tutto .
    La vista per vedere salti ,bollate ,mangianze;l'udito per sentire i motori,cicalini;il tatto per controllare con ostinazione maniacale la taratura delle frizioni....

    E il pesce ? Spesso non c'è .....ma perchè sono andato per pescare?


    Novellino ( Mario)

     
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    Pescatore Qualunquista

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    Ti capisco.

    Devo aggiungere altro ?

    Non penso.
     
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1 replies since 24/7/2005, 09:31   69 views
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