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Quei pazzi che vanno a Pesca io li conosco, li ho visti molte volte.
Come sono?
• La loro età va gg dai 5 agli 85 anni. A volte di più. Non hanno un lavoro in comune, alcuni sono diplomati, altri laureati, sono a capo della manutenzione di grandi aziende, medici, ferramenta, macellai, zootecnici, studenti, ingegneri, c'è di tutto.
• Alcuni escono con i loro genitori o i loro figli. Altri forgiano amicizie più forti del sangue in questo che la gente comune chiama erroneamente sport.
• Le loro case sono piene di foto e di ricordi pesca, alcuni hanno qualche vecchio trofeo sulla mensola di casa in bella vista. Hanno un congelatore apposito per il pesce che pescano e uno per le esche.
Ve lo dico io che sono pazzi.
Le persone normali li considerano pazzi e forse lo sono, amano stare soli ed ascoltare il silenzio della natura.
• nelle loro case hanno tutto il pesce che potete mangiare, perché andare a pescare ancora di più?
• In città avete tutta l'acqua che volete bere, perché soffrire la sete?
• Avete un letto morbido e caldo. Perché uscire fuori nel bel mezzo di una gelata?
•Perché vi prendete il rischio di cadere in un burrone?
•A volte si espongono alle intemperie.
Sembrano bambini:
• Li ho visti tutto l'anno risparmiare denaro per poter comprare una canna da pesca e qualche lenza.
• Scherzano e si ammazzano di risate intorno ad un falò. Tornano a vivere avventure passate, a raccontare le storie più e più volte.
• Le loro faccie si irradiano di felicità al primo sussulto di una canna o di un galleggiante.
La loro follia non li lascia capire che quello che fanno non è normale:
• Ho visto come sopportano freddi polari che gli pungono i polmoni aspettando quell’unica abbocata che arriverà, prima o poi alla loro canna.
• Molti sono malati dalle ginocchia, alla punta del naso. Questo non li ferma. Continuano ad uscire.
• Li ho visti anche in piena estate, con oltre 40 gradi, imprecando sotto il sole di mezzogiorno, in procinto di collassare.
• Stanno tutta la notte fuori, con un freddo che ti mangia le ossa.
• Li ho visti correre incontro ai loro compagni che stanno insidiando un pesce da un dirupo per dargli una mano a incoparlo nel guadino. Dicono che molto spesso stanno da soli, ma sono soli con sé stessi immersi nel loro mondo magico.
• Toccano con le loro mani pesci ed esche puzzolenti e sono felici.
• Ho visto come lasciano tutto quello che stanno facendo per andare a cercare un compagno che non risponde al telefono.
• Li ho visti tornare dopo una battuta di pesca senza riuscire a trovare un solo singolo pesce ma contenti. Contenti come bambini. Che cosa sono allora?
Lo ribadisco, sono pazzi.
Li ho visti molte volte. Io li conosco, li conosco bene.
E sai perché li conosco? Perché io sono uno di loro.
Si è vero anche io sono un pazzo.. -
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Si si.. . -
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viva la papera!!!
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assolutamente no!!! ma vi pare ???
soprattutto, vi pare che io vada a rischiare di cadere da un argine, volare in acqua, essere punto dalle ortiche o, peggio, dalle vespe per un pesce???. -
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Si eccomi....! . -
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Sono io ><°> ><°> ><°> .