Il pesce San Pietro o anche chiamato Zeus

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ARCIERE65
     
    .

    User deleted


    Predilige fondali sabbiosi o fangosi o vicino a praterie a strapiombo di posidonia. Lo si può trovare dai 20mt sino a 400 mt. Più il fondale cresce più sarà di pezzatura maggiore il nostro san pietro. Corpo ovale, appiattito sui lati e molto largo. La testa è grossa. Occhi grandi e posti vicino al margine superiore. la bocca grande e mandibole prominenti. Spine sparse su quasi tutto il corpo.Le troviamo sul muso, sulla nuca e sul margine preopercolare e tutt’attorno il suo perimetro. Vi è una spina scapolare vicino all’estremità superiore dell’apertura branchiale e una omerale, al disotto della base della pettorale. La pinna dorsale ha la prima porzione formata da raggi spinosi molto robusti, veri e propri aculei. Le pinne pettorali sono piccole mentre le ventrali sono molto grandi, la pinna caudale ha la forma di un ventaglio. Con piccole ciglia vibranti sono disposte lungo tutto il profilo. Il colore è in generale grigio, un grigio dorato, con riflessi argentei e sfumature di giallo e verde sui fianchi, caratterizzata dalla presenza di una inconfondibile macchia scura al centro di ogni lato. Può raggiungere i 60 cm di lunghezza, si riproduce in primavera ed estate. Le uova sono galleggianti e planctoniche e si aprono quasi sempre in profondità. Le forme larvali sono planctoniche, mentre gli stadi giovanili divengono bentonici. Ha indole solitaria. sfrutta il suo corpo appiattito per avvicinarsi, non visto, alle prede con lente ondulazioni, per poi catturarle fulminemente con l’enorme bocca protrattile. E’ infatti un predatore vorace. Scarso nuotatore ma capace di ottimi scatti. Abbinando allo scatto in avanti l’estroflessione della bocca, grande e dotata di denti piccoli e aguzzi, oltre che abbondantemente protrattile, cattura la sua preda in modo sorprendentemente rapido e velocissimo.
    L’origine del nome comune è legata a la leggenda, secondo la quale le macchie scure che presenta sui fianchi sono le impronte dell’apostolo Pietro che avrebbe afferrato il pesce su richiesta di Cristo per estrargli dalla bocca una moneta d’oro. Il contatto con le mani del Santo fece rimanere al pesce le impronte digitali in una macchia nera che trasmise ai suoi discendenti.. Altre tradizioni popolari invece indicano che questo sia il pesce che Gesù moltiplicò sul Lago di Tiberiade, e che le due macchie nere sul ventre siano le impronte di Gesù, lasciate al momento di prendere fra le mani il pesce, prima della moltiplicazione. In realtà è una forma di difesa. Terzo e quarto occhio. In pratica Le sue prede non capiscono chi o cosa stia puntando. Il suo nome Scientifico è Zeus, che significa Giove, in quanto il pesce era stato consacrato al Re degli Dei e faber.

     
    .
0 replies since 20/4/2013, 12:48   124 views
  Share  
.