Il pagello

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  1. ARCIERE65
     
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    Il pagello predilige fondali che vanno dai 16 ai 30 metri ma non è raro trovarlo su scogli isolati, dove si ritrova in grossi branchi, per poi tornare al largo una volta terminata la fase riproduttiva. l’alimentazione del pagello varia dai molluschi, gamberetti, paguri, piccoli tentacoli di totano, etc. . i pagelli si possono insidiare mediante la tecnica dello scarroccio. l’ideale è con poco scarroccio. una volta individuato il branco mediante l’ausilio di un buon se non ottimo ecoscandaglio si ferma la barca e si calerà una lenza o cordino con opportuna zavorra, raggiunto il fondo all’altra estremità andrà legato un segnale galleggiante ( una bottiglia di plastica arancione andrà benissimo). in questo modo quando la barca scarrocciando si allontanerà dalla zona più pescosa e le abboccate si faranno meno frequenti basterà ritornare al nostro segnale. alcuni preferiscono l’ancoraggio. l’ancoraggio permette di effettuare una pesca più selettiva ed escludere del 90% la minutaglia prediligendo i grossi esemplari che scarrocciando, verrebbero anticipati dalla vorace minutaglia.
    l’attrezzatura più adatta è: lenza madre di nylon dello 0,25, terminale corredato da girella con moschettone al quale seguirà un finale da 2 – 3 ami ( consigliati quelli a occhiello. la misura varia dal 4 al 9 ), anche il terminale sarà dotato di girella e per concludere inseriremo un piombo di grammatura variabile a seconda della corrente. un piombo di 50 grammi diciamo che dovrebbe andar bene in quasi tutte le situazioni meteo marine. il finale è formato da una lenza madre di circa 1 metro, con 3 braccioli di 15 cm. equidistanti l’uno dall’altro. il più basso non dovrà mai superare il piombo ma dovrà stargli a massimo 5 cm. al di sopra. Il filo dello 0,20 è il più adatto per il terminale.
    il pagello mangia l’esca in modo particolare. Prima da una robusta testata, subito seguita da una forte trazione della lenza. una volta allamato non è rara la sensazione di slamatura con perdita della preda. il pagello tende spesso a nuotare verso la nostra lenza per 2 o 3 mt. per poi rilanciarsi verso il fondo. all’ora ri sentiremo nuovamente la forte trazione ma noi dovremmo sempre e continuamente tenere in tensione la lenza altrimenti avremmo delle certe slamature . un sistema molto semplice è quello di dare una giusta regolata alla frizione del mulinello e girare in continuazione la manovella del mulinello di modo che quando il pagello tira la frizione cederà il filo e quando si fermerà, il pagello continuerà la sua salita verso la superficie. ma non appena la nostra preda vedrà la sagoma della nostra barca ritenterà la fuga in modo meno deciso e più arrendevole. Indispensabile l’uso del coppo per prede importanti.

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    Edited by malauros - 22/11/2014, 14:39
     
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  2. bavosa
     
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    belliiiiii........ e buoni........
     
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1 replies since 5/4/2011, 17:39   498 views
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