AGUGLIA

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  1. bavosa
     
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    Nome scientifico: Belone belone
    Famiglia: Belonidae (Belonidi)
    Ordine: Beloniformes (Beloniformi)
    Corpo sottile e molto allungato ricoperto di piccole squame. Le mascelle sono a forma di lungo becco, munite di denti aguzzi, disuguali. Pinna dorsale e anale poste verso la pinna caudale con due lobi di cui il lobo inferiore più lungo.
    Colore azzurro-verdastro sul dorso, argenteo sul ventre. Lunghezza 50-80 cm.
    L'aguglia ha la caratteristica di avere uno scheletro verdastro, dovuto ad un pigmento biliare. Appartiene alla famiglia del "pesce azzurro".
    Vive in profondità nelle vicinanze delle coste alle quali si avvicina in numerosi branchi.
    Si trova comunemente nel Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, nelle zone costiere intorno alle isole Canarie, Azzorre, Madera e Capo Verde, nonché nel Mar Nero e nel Mar d'Azov.
    Si ciba di piccoli pesci, prevalentemente di sardine e acciughe.
    Nel corso del XX secolo numerosi studi hanno dimostrato l'esistenza di alcune sottospecie:

    Belone belone belone (già Belone belone euxini)
    Belone belone acus (sinonimo di Tylosurus acus)
    Belone belone gracilis
    L'unica altra specie del genere Belone è Belone svetovidovi nota in italiano come aguglia di Svetovidov presente in alcuni settori dell'Oceano Atlantico nordorientale e nel mar Mediterraneo. É estremamente simile a B. belone e si può distinguere solo osservando il numero di denti sulle mascelle. Viene infatti quasi sempre confusa con l'aguglia comune.


    L'aguglia è ampiamente pescata sia da pescatori sportivi (soprattutto con la tecnica della traina e dello spinning) che da professionisti con reti di circuizione. Le carni sono buone, soprattutto fritte, anche se il colore verde delle ossa può impressionare qualcuno.
    Le vertebre e le spine sono verdi.

    E' gregaria più di notte che di giorno ed ha abitudini pelagiche, ma si avvicina notevolmente alla costa. E' attirata dalle sorgenti luminose.
    Può risalire le acque salmastre e capita nelle lagune costiere.
    La riproduzione va da febbraio a maggio. Le uova, molto grandi, sono munite di filamenti con i quali si fissano ad alghe, corde o altro.

    NOMI DIALETTALI:
    NAPOLI
    aguglia.
    OLBIA
    beccolongu.
    VENEZIA
    Angusicola
    CAGLIARI
    aguglia.
    PESCARA
    auje, guje.
    MOLFETTA
    ache.

    TECNICA DI PESCA DA RIVA:
    L'aguglia viene pescata prevalentemente con tecniche da superficie; dalla riva con l'aiuto di un galleggiante piombato, dalla barca anche con la senza senza piombatura abbandonata alla corrente. E' un pesce predatore e quindi attirata da esche in movimento, per cui un continuo richiamo dell'esca risulta spesso determinante per favorire l'abbocco.
    Comune nel Mediterraneo vive non lontano dalle coste dove si avvicina nei mesi primaverili ed autunnali; entra anche negli estuari dei fiumi. La si incontra principalmente negli strati superficiali

    ESCHE:
    Gamberetto (vivo o polpa), sardoncini, sarda, salterello, bigattino.

    MONTATURE:

    Filo: 0.12 - 0.14 - 0.16_



    con la bombarda la montatura è uguale io consiglio di utlizare una girella per faovorire la rotazione del esca in acqua e quindi di non attorcigliare il filo durante il recupero!!!!!!
     
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  2. Manuc95
     
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    bel pesce... lo ricordo sempre in un occasione... quando pesco il serra...

    quando salta l'aguglia arriva il serra del kilo o superiore...
     
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  3. BeLLuCk
     
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    come esca è anche ottimo il lardo di prosciutto, quello rosato vicino al magro.

    ps: da me, nelle marche si chiama agora
     
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2 replies since 5/3/2010, 18:06   939 views
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