-
diegog.
User deleted
LE ZONE DI PESCA
La ricerca del pesce nella traina d'altura e nel sottocosta.
Un articolo di Diego e Anchise
Dopo aver visto le zone tipiche
di presenza dei pesci nel sottocosta chiediamoci come individuare la presenza dei pesci in altura.
Il mare è grande, e il chiedersi :-" Dove sono i pesci?"
puo' far sorridere, o peggio dubitare della nostra sanità mentale, ma in realtà così non è. la domanda è importante e per niente peregrina. Dunque chiediamoci: Dove sono i pesci in altura?
Risponderemo a questa domanda con particolare riguardo alla traina, poichè il drifting, sebbene dia ottimi risultati è una tecnica molto specifica e merita di essere trattata separatamente.
In altura
è quantomai importante considerare il pesce che si intende insidiare con riferimento ad alcune importanti variabili. Inannzitutto il periodo di passa, poi il genere di zona frequentata a seconda della stagione, e, infine, la presenza e il tipo di nutrimento disponibili.
Innanzitutto vediamo insieme di poter riconoscere, tramite una carta nautica, le possibili zone di pesca, a seconda delle batimetriche e correnti.
A differenza della pesca costiera,
nella quale abbiamo visto esistere cartografia ben dettagliata, nella pesca su fondali di oltre 1000 metri vedremo ben poche indicazioni di rocce, secche o cigliate. Ciò non signifia che non esistono, significa solo che è errato, nella pesca in altura, pretendere di individuare con precisione una ristretta zona di pesca ricorrendo al solo uso della carta.
In realtà ciò che è davvero importante è, invece, l'individuazione di una zona relativamente ampia ove è presente una qualunque dorsale o montagna sommersa che abbia la capacità, mediante la sua dimensione, di poter far deviare le correnti sottomarine in modo significativo.
Perché ciò è tanto importante?
Perché una corrente sottomarina che incontra un ostacolo tende a risalire verso la superficie, ed a mischiarsi velocemente con le acque sovrastanti, creando un ambiente favorevole alla crescita dello zooplancton che troverà in quel determinato punto delle ottime condizione ambientali per svilupparsi.
Il fitoplancton e lo zooplancton non hanno alcuna capacità motoria e, quindi, sono vincolati ai movimenti seguiti dalle correnti.
Come ben noto, quindi,
una grande presenza del plancoton contribuisce a formare quella catena alimentare di cui i predatori sono l'ultimo anello.
Ecco quindi che, individuata la zona in cui una montagna sommersa tende a far risalire il plancton, non ci rimarrà che cercare le nostre prede partendo dalla sommità della montagna sottomarina e spostandoci in favore di corrente. in tal modo incontreremo il punto di risalita e di massimo rimescolio delle correnti stesse.
Ovviamente non è semplice,
anche perché non sempre la corrente di fondo ha la stessa direzione della corrente di superficie, e noi dovremo cercare la prima. A tal proposito esistono varie pubblicazioni edite dalla Marina, dallo S.H.O.M., adatte al nostro scopo: esse indicano la presenza e la direzione delle correnti marine più importanti
I relitti.
Non mi soffermero' a lungo su questo paragrafo, in quanto se ne è già parlato in precedenza, oltre che nell' articolo dedicato ai dispositivi concentrazione pesci già pubblicato nel nostro sito.
Anche in altura un relitto di medie o grandi dimensioni, in deriva, puo' essere un' ottimo punto da esplorare.
Non è raro, infatti, che grossi pesci siano presenti in zona, attirati dalla catena alimentare che si viene a creare in prossimità del relitto stesso.
I tagli di corrente.
Spesso i tagli di corrente, ben visibili dalla nostra imbarcazione, possono essere fonte di possibili catture.
Si presentano normalmente, se in assenza di vento, da una zona di acque relativamente calme, quasi oleose, rispetto al resto della superficie del mare.
Queste zone di pare nella maggior parte delle volte sono, purtroppo, costellate di relitti in superficie, rifiuti galleggianti e schifezze varie. La nostra zona di pesca, pertanto, non sarà "dentro" il taglio di corrente, ma sui lati. In tal modo eviteremo di sporcare le nostre esche navigando in mezzo ai rifiuti, e traineremo proprio dove gli eventuali predatori stanno più volentieri: sui lati e sotto il taglio di corrente.
Le grandi navi, i pescherecci d'altura
Una nave di grandi dimensioni spesso è un richiamo irresistibile per quanto riguarda i predatori pelagici, e non solo i tonni, ma anche pescispada ed altro.
Perché?
Perché bene o male anch'essi approfittano del fatto che una nave, o anche solo un peschereccio di altura "scarica" durante la giornata grosse quantità di residui organici, sia avanzi di cucina che di lavorazione del pescato, esche che i nostri pinnuti non disdegnano affatto.
Una trainatina intorno ad una nave passeggeri o un peschereccio di altura al suo rientro spesso puo' far volgere in modo positivo una battuta di pesca mediocre.
Il cambiamento delle condizioni meteo
A differenza di quanto può accadere in traina costiera, o nella pesca dalla spiaggia, l' arrivo di una perturbazione (pioggia) raramente apporta benefici per la pesca d'altura, in quanto il pesce tende ad affondare, uscendo dalla nostra portata.
E' invece ottimo, per quanto riguarda l' incremento di attività dei pesci , un 'aumento repentino del vento, o condizione di mare formato.
Ovvio che non sempre è consigliabile rimanere in pesca, dato che ne va della nostra sicurezza.
Personalmente mi è capitato piu' di una volta di dover rientrare da battute di pesca a causa di situazioni di vento forte e mare agitato, e spesso sono stato testimone di grossi tonni passare vicino alla barca, probabilmente attratti dalla scia e il rumore dei motori.
Bellissime, enormi schiene blu a pochi metri dalla barca e in superficie.
Ricordiamoci che i pesci pelagici, mare grosso o meno, sono sempre nel loro ambiente, noi no.
Diego e Anchise
. -
joey santiago.
User deleted
... e si sogna il tonno...
grazie!!!. -
.
Mi sto facendo una cultura 
Ciao.
Tecniche di pesca: zone di pesca, costiera e di alturaparte 2 |
