SPIGOLA

Parte Terza

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  1. diegog
     
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    SPIGOLA:
    LA REGINA

    Parte terza

    Il vivo di notte
    Cominciai questo tipo di pesca circa 20 anni fa, quando di starlight non se ne parlava ancora, e col tempo riuscii a capire che non tutte le esche van bene di notte.
    Da escludere completamente pesci come castagnole e tutti quei pesci che di notte dormono, eccezionali le boghette, perché lente nel muoversi ed oltretutto hanno tendenza a rimanere in superficie,(di notte, mentre di giorno affondano) al contrario del cefalotto, il quale di giorno resta in superficie e di notte affonda, risultando meno catturante.
    Inoltre proprio la lentezza della boghetta fa si che il grosso pesce abbocchi piu' facilmente, poiché difficilmente è ripetitivo negli attacchi, a differenza del piccolo che insegue la preda e ritenta svariate volte fino a quando non l'ha ingoiata.
    Ricordo alcuni colleghi che pescavano col cefalotto, e per facilitare l'opera del predatore ne foravano gli occhi, o ne tagliavano parzialmente la pinna caudale.
    Io penso che questo genere di barbarie non sia necessario.
    Talvolta ,innescando in modo non profondo il nostro vivo, abbiamo la possibilità a fine battuta di poterlo rilasciare e lasciarlo vivere ancora, se non è stato morsicato da altri pesci.
    Ancora una cosa da aggiungere :
    vi capiterà spesso di vedervi prendere il vostro vivo, durante la notte, da calamari.
    L'unico rimedio che io conosca è quello di collegare all'amo un'ancoretta molto piccola e leggera nei pressi della pinna ventrale, se un calamaro morderà il vostro vivo avrete buone possibilità di agganciarlo con quest'ultima.
    Ma se prendete un calamaro, aspettate a mangiarlo, piuttosto innescatelo al posto del vostro vivo, è sicuramente la pietanza piu' ghiotta per il nostro predatore.

    La pesca dalla barca
    E veniamo quindi a qualche tecnica di pesca dalla barca.
    Ricordandosi sempre che il nostro amico ha tendenza a rimanere sottocosta, avremo sostanzialmente la possibilità di usare questi metodi di pesca:
    in drifting, col vivo a traina, col gambero, l'artificiale o il calamaro a spinning col palamito, del quale ne ho già ampiamente parlato.
    In drifting, col vivo si adottano né piu' né meno le stesse tecniche descritte da terra, portando la nostra esca in prossimità delle scogliere oppure vicino ai cappelli delle secche, senza esagerare coi fondali.

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    A traina col gambero
    Questa pesca si adotta principalmente nei mesi autunno/invernali, di notte.
    Si innesca il nostro gambero e, dopo aver filato almeno 50 metri di lenza, munita di una leggera piombatura, si avanza lentamente a remi (il rumore del motore è controproducente) .
    Il vantaggio di questa pesca è che permette di esplorare non solo le zone rocciose, ma è molto efficace anche davanti alle spiagge.
    Con l'artificiale vale sempre il discorso del pescare il piu' possibile vicino ai frangenti, le catture sono comunque occasionali, poiché se con la barca abbiamo possibilità di esplorare molto piu' mare che da terra, avremo l'handicap di non poterci avvicinare abbastanza a terra, quindi la nostra pesca, piu' che essere specifica sarà una coincidenza insieme ad altre specie.
    Lo spinning è un'ottimo sistema di pesca, in quanto riprende lo spinning da terra, ma con un pesciotto che avrà un percorso contrario a quello che si puo' dare da riva, e si potranno inoltre sondare gli scogli affioranti, in zone dove da terra non si puo' ovviamente giungere.
    Questo vale per il Mediterraneo, in quanto nelle zone a forti maree sigiziali la traina è senz'altro la tecnica piu' redditizia, basti dire che nel nord della Francia, in prossimità del Raz de Seine, dove si hanno talvolta maree con altezze superiori ai 7 metri, e correnti fortissime, la spigola viene pescata professionalmente appunto a traina, con barche lunghe circa 7 metri e dotate di una coppia di fuoribordo da 200 hp ciascuno.
    Esiste anche un'ultimo metodo di pesca, quello col rezzaglio, ma di quello ne parleremo eventualmente in seguito.

    I periodi migliori
    Pur essendo un pesce molto stravagante, che ha procurato gioie e dolori a tutti gli appassionati del genere, si puo' comunque a grandi linee formare un calendario, con le pesche le piu' redditizie a seconda del momento, valide per il Mediterraneo.
    I mesi migliori sono a partire da Settembre fino alla fine di Dicembre, con punte massime durante le piogge del mese di Ottobre.
    Gennaio/Marzo sono mesi di riproduzione, nel quale la spigola raramente attacca.
    Aprile /Giugno sono mesi ottimi, per le spigole dette "di passa", pesci normalmente non superiori ai 3 kg, slanciati (probabilmente perché hanno deposto, non perché sono di passaggio).
    I mesi estivi, pur non essendo il massimo, non precludono comunque la possibilità di una presa, normalmente solo con pastura o esca viva.
     
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0 replies since 16/7/2005, 16:42   2448 views
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