SPIGOLA

Parte seconda

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. diegog
     
    .

    User deleted


    user posted image

    SPIGOLA:
    LA REGINA

    Parte seconda

    La pesca con l'artificiale da terra
    Per questo tipo di pesca,esistono centinaia di varianti, le quali ovviamente non posso spiegare sia per terrmini di spazio sia perché effettivamente ne conosco solo alcune.
    In ogni caso, a prescindere dal tipo di artificiale che si utilizza,esistono alcune regole che è bene ricordare.
    In condizioni di mare calmo è raro vederne abboccare.
    un'artificiale funziona benissimo anche di giorno,(vedi luna in seguito) il colore scuro è quasi sempre il preferito.
    La spigola tende a mangiare a galla, attaccando il pesce da sotto, ovviamente se ne ha lo spazio.
    L'artificiale andrà fatto lavorare sempre in senso contrario all corrente, e tirato fino al limite della spiaggia,difatti talvolta il pesce segue l'artificiale fino al bagnasciuga,e attacca all'ultimo momento, anche se la posizione migliore è il gradino di risacca.
    L'unica variante si puo' considerare in caso di bucate profonde alle foci dei fiumi, nelle quali spesso attende che i cefali risalgano la corrente per potersene cibare.
    Il mare mosso e l'acqua torbida sono fattori determinanti per una buona pesca, sembra difatti che dopo i primi anni di utilizzo dei vari Ra...., i nuovi nati abiano ricevuto un'"imprinting" per quanto riguarda l'artificiale, lo conoscono anche se non l'hanno mai visto.
    Talvolta è necessario lanciare abbastanza lontano,quindi due tecniche si possono utilizzare: sia la "bulle d'eau", ovvero una sfera piena d'acqua montata a 2 metri dall'amo, oppure un piombo scorrevole di alcuni grammi.

    Personalmente, se pesco dalle rocce, ovverossia da una posizione relativamente rialzata rispetto al livello del mare, adotto la seconda soluzione, sia perché meno visibile, sia perché mi permette di far lavorare l'artificiale perfettamente in asse, talvolta anche da altezze elevate

    La pesca col vivo
    La pesca col vivo è forse la piu' appagante, e la piu' spettacolare, in quanto si ha la possibilità di seguire tutte le fasi di caccia e attacco del nostro predatore, per quanto la percentuale di catch sia inferiore a quella dell'artificiale.
    Ha anche il vantaggio di funzionare in ogni condizione meteo, l'importante è rispettare sempre le regole lunari.
    A seconda del luogo useremo un'esca diversa, partendo da pesci di superficie nelle zone di basso fondale, per arrivare a pesci piu' da profondità nel caso si peschi da alte scogliere.
    I piu' usati sono cefalotti, boghe, occhiate e sarpotte.
    Ottimi i piccoli pagelli, quando sono reperibili.
    Meno bene per i saraghi, si direbbe che le carni non siano bene accette, e non è raro di vederli letteralmente sputare, dopo un'assaggio.

    user posted image

    Innescati dietro la prima pinna dorsale, lasceremo due metri di lenza liberi, in seguito un galleggiante di piccole dimensioni (giusto sufficiente a mantenere l'esca a galla), quindi altri 2 metri e altro galleggiante di stesse dimensioni ma di colore complementare, per poterci rendere conto in qualsiasi istante dell'allineamento della nostra lenza; inoltre, in caso di esca troppo vivace, il secondo galleggiante rimarrà sempre in superficie.
    L'attacco, soprattutto in condizioni di mare calmo o poco mosso, sarà sempre in due fasi :
    L'attacco con una prima presa in bocca e conseguentemente una prima partenza, la fermata necessaria per rivoltare l'esca nel senso corretto (dalla testa per non soffocarsi) e quindi ripartirà piu' lentamente.
    Si avrà l'accortezza di cedere filo e non fare sentire l'inganno fino a quando non avrà ingoiato l'esca.
    In caso di acque profonde talvolta è difficilissimo ingannare la spigola, poiché tenderà a portare l'esca sul fondo per ingoiarla, e tra i galleggianti ed il filo che faranno trazione in acqua sarà ben difficile portarlo in ferrata prima che risputi.
    Talvolta conviene rischiare e ferrare quasi immediatamente dopo l'attacco che vedersi risputare l'esca.
    Si è notata comunque la capacità della spigola di rovesciare lo stomaco e farlo parzialmente uscire dalla cavità boccale per potersi slamare, ed in seguito rmettersi il tutto a posto da sé.
    In condizioni di mare agitato si comporta diversamente, tende a prendere la preda maggiormente in bocca, quindi probabilmente dopo il primo attacco avrete già l'amo conficcato profondamente in bocca.
    Ma per il mare grosso a questo punto opteremo per un'artificiale, decisamente piu' catturante, avendo modo di poter percorrere piu' spazio per cercare la preda.

    SEGUE TERZA PARTE
     
    .
0 replies since 16/7/2005, 16:41   812 views
  Share  
.