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diegog.
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SECONDA PARTE
Catch and release.
Per quanto riguarda il catch and releasse va da se che un pesce preso con una
Piuma avrà molte piu’ probabilità di sopravvivenza di uno preso con un minnow, in quanto un’ amo in bocca non sarà deleterio come lo è invece una, due o addirittura tre ancorette, impossibili da estrarre senza massacrare l’ apparato boccale del pesce stesso.
Altro fattore importante e da non sottovalutare è il costo, il quale mediamente si aggira al 60, 70% di quello di un rapala di stessa dimensione.
Le piume in traina costiera
Le dimensioni delle piume per la traina costiera variano dai 4 cm, in genere utilizzate per pesca di superficie o mezz’ acqua al fine di ricercare occhiate, sugarelli e altri pesci di piccole dimensioni fino ai 20 cm, nel caso si abbiano possibilità di incontrare ricciole di medie dimensioni.
Non dimentichiamo che la piuma è una delle poche esche artificiali in grado di catturare ricciole di grosse dimensioni, insieme ad un paio di artificiali ben definiti.
I colori
I colori impiegati generalmente in traina costiera sono pressoché infiniti, in quanto, a seconda appunto della profondità , stato del mare, luminosità ambientale e stagione possono variare considerevolmente.
Ci atterremo quindi a copiare, rimanendo fedeli il piu’ possibile, la dimensione e il colore del pesce foraggio del momento, considerando come viariante colori scuri per le prime ore della giornata, quindi chiari, vivaci in centro giornata per poi ripetere mano a mano che la luminosità cala.
In genere, in traina costiera a pesci pelagici, si inizia con blu/nero prima dell’ alba, bianco/nero all’ alba, segue rosso/bianco/nero, quindi bianco/blu, rosso giallo o giallo/verde a metà giornata .
Un colore molto interessante e polivalente è il bianco/rosa o il rosa puro.
Se invece siamo propensi a svolgere una traina di profondità i colori troppo sgargianti vanno eliminati ( giallo/verde per esempio).
La piuma: come deve essere fatta
Come precedentemente annunciato, la piuma per la traina deve rappresentare, di nome e di fatto, un pesciolino in difficoltà.
Poco importa la dimensione, andranno sempre rispettati i parametri che vi elenco:
Ami diritti rigorosamente in acciao inox.
Forma a pesce da bagnata.
Non serve a nulla avere una bellissima piuma nella scatola che poi una volta in’ acqua si presenterà con forme piuttosto improbabili, meglio una piuma goffa nella scatola ma che una volta bagnata assuma la forma esatta di un pesce.
Idrodinamicità.
Una piuma deve essere concepita e costruita nel miglior modo possibile, omogenea affinché una volta trainata ad alta velocità non inizi a girare .
Soprattutto per una piuma estremamente leggera è un fattore molto importante, in quanto la girella applicata al terminale non avrebbe abbastanza trazione da poterne scaricare la torsione della stessa.
Durata.
Una buona piuma deve poter resistere a vari attacchi, quindi deve essere costruita con materiali di prima qualità, resistenti e visibili, nonché morbidi.
Personalmente utilizzo del crimped nylon , al quale aggiungo del mylar madreperlato per aumentarne la visibilità ( si eccita ai raggi U.V.).
La piuma da traina costiera: come si costruisce.
A parte varie piume con testine piombate, le quali avranno come variante rispetto alle altre di poter navigare immediatamente sotto la superficie dell’ acqua, ( per la traina anche a soli due metri occorre piombare davanti) in sintesi la costruzione deve procedere come segue:
Innanzitutto una proporzione fra amo e piuma.
La dimensione dell’ amo, generalmente a gambo lungo e diritto, deve essere all’ incirca il 30, 35% della lunghezza totale della piuma.
Inizieremo con l’ applicare del filo di dacron alla testa dell’ amo, quindi legheremo una parte di fibre ( o piume) della lunghezza dell’ amo stesso o poco piu’.
Questo sarà il primo passo,
e la quantità di materiale (fibra) applicato non dovrà superare il 30%
In seguito applicheremo un’ altro 40% di fibra della lunghezza di circa il 60% del corpo stesso dell’artificiale, per formarne il corpo.
Alla fine un’ altro 30% della lunghezza totale della piuma stessa servirà a formarne la coda.
Se si vogliono applicare strisce di mylar o altro sarà in questa fase che dovremo piazzarle, in quanto quella piu’ visibile esternamente.
Finiremo la legatura
in testa dell’ amo con dello smalto da unghie, o acrilico , o ancor meglio per chi ne ha la possibilità di reperimento, epossidico bicomponente.
Una volta asciutto testeremo la nostra piuma sotto il rubinetto,in modo da creare una “corrente” che simulerà, a grandi linee, l’ artificiale in traina.
Con un paio di forbicine aggiusteremo eventuali imperfezioni e raddrizzeremo le parti in fibra che avranno tendenza a far ruotare la piuma stessa.
La piuma in combo.
Si puo’ montare la piuma anche in combinazione con polpetti siliconici, esche naturali o altro, a seconda del tipo di pesca che intendiamo svolgere.
Anni fa iniziai quasi per scherzo ad applicare dei combinati quali piuma e striscia di calamaro, cotenna di maiale, polpetti siliconici di vari colori con ottimi risultati.
Per quanto riguarda la traina di altura , essendo le piume di diversa concezione, per quanto il principio rimanga inalterato, rimando il discorso ad un futuro articolo.
Diego
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andreaci23.
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mi sono appassionato da poco alla costruzione di piume...... te ne posto una ..è la mia terza piumetta costruita.....
secondo te come va?
prima rimpicciolisci e poi inserisci
Edited by ARCIERE65 - 13/4/2012, 18:52. -
ARCIERE65.
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bellina 
ma è catturante? che prede?
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andreaci23.
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ancora la devo utilizzare....... boooooo speriamo...... potrei cominciare a provarla prossima settimana. . -
ARCIERE65.
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ancora la devo utilizzare....... boooooo speriamo...... potrei cominciare a provarla prossima settimana. fai sapere
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TRAINA CON ARTIFICIALIseconda parte |