Il SARAGO

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  1. napoleoneIII
     
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    Il sarago è senza dubbio alcuno una delle prede più ambite dai pescatori d'acqua salata, sia per la difficoltà della cattura, che per la bontà delle sue carni.

    Di seguito cercherò di darvi una descrizione il più possibile funzionale del pesce e delle tecniche più comuni per la sua cattura

    Il sarago appartiene alla famiglia degli SPARIDI, e il suo nome scientifico è Diplodus Saragus. In Italia sono diffuse diverse specie di questo pesce ad esempio il Sarago Reale, quello Pizzuto, lo Sparaglione e diverse altre, ma qui ci soffermeremo su quello Maggiore, che è quello che raggiunge le dimensioni più ragguardevoli, 60 cm di lunghezza e 2,5 kg di peso, ed è il più diffuso.Vive in piccoli branchi, costituiti da esemplari più o meno delle stesse dimensioni. Solo gli esemplari più piccoli vivono in branchi più numerosi. Ad ogni modo si utilizzano le stesse tecniche per la cattura di tutte, o quasi, le specie citate.
    Il Sarago è facilmente riconoscibile per la sua caratteristica forma schiacciata, la presenza di una macchia scura nelle vicinaze della coda e di 8-9 striscie scure verticali lungo tutto il corpo, che però tendono a scomparire negli esemplari più grandi

    MISURE MINIME PER IL TRATTENIMENTO DEL PESCE

    La misura minima per poetrci tenere la nostra preda è di 18 cm per la pesca da riva e la pesca dalla barca con canna. Invece per la traina sotto costa la misura è di 20 cm. Attenzione però che in alcune zone d'Italia la misura minima scende a 15 cm (sempre per la pesca con la canna)

    QUANDO SI PESCA

    Il sarago si può pescare durante tutto l'arco dell'anno, sia di giorno che di notte. Il periodo più redditizio è comunque la primavera, quando i saraghi si avvicinano maggiormente alle scogliere per la riproduzione


    DOVE VIVE

    Il sarago abita profondità che vanno dai 2 ai 30 metri. i fondali che predilige sono di vario tipo: spazia dalle praterie di alghe alle franate profonde, dalle paereti scoscese ai fondali misti di sabbia e massi sommersi.


    PESCA DALLA BARCA

    La barca di cui necessitiamo non sarà di grandi dimensioni visto che non dovremmo allontanarci molto dalla riva, anche un gommone di 3-4 metri andrà benissimo.
    La tecnica migliore per pescare dalla barca è senza dubbio la pesca a fondo. L'attrezzatura dovrà essere molto leggera, costituita da canne di 3-3,5 metri, i mulinelli sono quelli classici a tamburo fisso, in grado di contenere 200 metri di lenza dello 0.25-0.30.

    La montatura classica è costituita appunto da un trave dello 0.25 -0.30, con un piombo posto alla fine della stessa e fissato con una girella, che varierà di peso a seconda della profondità di pesca e dalle condizioni del mare, ma che conunque è compreso tra i 30 e i 100 gr. La parte fondamentale della montatura sono senza dubbio i terminali (a bandiera), solitamente se ne mettono 2 oppure 3, che andranno posti a partire da 40-50 cm sopra il piombo in e che dovranno avere una lughezza di 30-40 cm ed essere fatti con un monofilo dello 0.20-0.25 , a seconda delle dimensioni della lenza madre; in questo modo consentiremo all'esca di muoversi liberamente in acqua. I terminali dovranno essere fissati tramite una girella bloccata con le apposite perline anti-scorrimento, in modo da evitare tragici ingarbugliamenti! Gli ami che si utilizzano variano dal 6 all'8, poi anche in questo caso sperimentare è l'unico modo per trovare le soluzioni più adatte.

    PASTURE ED ESCHE

    Una volta trovata la zona che più ci aggrada è fondamentale prima di cominciare a pescare una buona pasturazione sul fondo. A questo scopo vanno benissimo le pasture in rete che si trovano in tutti i negozi. Una volta gettate le nostre lenze possiamo continuare la paturazione gettando di tanto in tanto dei piccoli pezzi di sarda o acciuga.
    Per quanto riguarda le esche ne abbiamo una vasta scelta, possiamo spaziare dai pezzi di acciuga, ai gamberetti (se vivi ancora meglio), alle cozze, a piccoli pezzi di calamaro, oppure anche i classici bigattini, le tremoline o le arenicole


    PESCA DALLA SCOGLIERA

    Per pescare il nostro buon Sarago dalle scogliere la tecnica più funzionale è senza dubbio la pesca all'inglese, che ci permette di mantenere una maggiore "stabilità" rispetto alle naturali correnti e al vento, che in mare è quasi sempre presente.
    Se vogliamo utilizzare questa tecnica dovremmo utilizzare una canna di 4-5 metri, in relazione alla profondità e un mulinello classico a tamburo fisso.
    La lenza madre sarà compresa tra lo 0.20 e lo 0.25, ma in questo caso a differenza della pesca dalla barca, useremo un terminale molto più piccolo, compreso tra lo 0.14 e lo 0.18. L'amo che useremo sarà del 12-14. La montatura è in tutto e per tutto quella classica della pesca all'inglese, ovviamete adatteremo la forma e il peso del galleggiante a seconda delle condizioni del mare (con un po' d'onda meglio quelli di forma più "tozza"). Importante è aggiungere qualche un paio di piombini di piccole dimensioni sulla lenza madre (NON SUL FINALE!) in modo da far scendere più rapidamente la nostra esca (ricordiamoci che il sarago mangia sul fondo)

    LE ESCHE E PASTURE

    In questo caso prima di iniziare a pescare pastureremo con delle palle fatte con una miscela di sarde tritate e pane grattugiato, ricordate di rendere la pastura molto compatta perchè deve raggiungere il fondo. Durante l'azione di pesca lanceremo di tanto in tanto, con l'ausilio di una fionda, piccole quantità di bigattini.
    Le sche più funzionali sono i bigattini, le arenicole, le cozze e piccoli gamberetti. soprattutto con le ultime due dovremo prestare particolare attenzione all'innesco, altrimenti rischiamo di perdere l'esca durante la fase di lancio

    Edited by malauros - 22/11/2014, 14:48
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  2. cicalone_
     
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    Scusa ma per la pesca a traina la misura del sarago cambia? E da quando si pesca a traina il sarago, forse da oggi ma non credo che i grufolatori corrano dietro ad un rtificiale o ad un pesce vivo.....certo puo' capitare tutto nella vita :lol:
     
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    Marò !! Cicalò !!! Come sei preciso , me l'ero persa :P

    CITAZIONE
    MISURE MINIME PER IL TRATTENIMENTO DEL PESCE

    La misura minima per poetrci tenere la nostra preda è di 18 cm per la pesca da riva e la pesca dalla barca con canna. Invece per la traina sotto costa la misura è di 20 cm. Attenzione però che in alcune zone d'Italia la misura minima scende a 15 cm (sempre per la pesca con la canna)

     
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  4. napoleoneIII
     
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    CITAZIONE (cicalone_ @ 30/9/2008, 09:20)
    Scusa ma per la pesca a traina la misura del sarago cambia? E da quando si pesca a traina il sarago, forse da oggi ma non credo che i grufolatori corrano dietro ad un rtificiale o ad un pesce vivo.....certo puo' capitare tutto nella vita :lol:

    hai ragione e chiedo scusa per l'errore...purtroppo la cosa delle misure minime io non l'avevo inserita, poi con max si decise di farlo e io copia e incollai evidentemente senza leggere bene...se mi volete crocifiggere io son qui che vi aspetto :D :P
     
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3 replies since 16/4/2007, 14:56   36544 views
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