SARAGO

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  1. bavosa
     
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    SPECIE:
    Comprende 13 specie e 11 sottospecie:

    Diplodus annularis _ Sparaglione, Sparlotto
    Diplodus argenteus
    Diplodus argenteus caudimacula
    Diplodus bellottii
    Diplodus bermudensis Caldwell,
    Diplodus capensis
    Diplodus cervinus
    Diplodus cervinus cervinus Sarago reale, Sarago faraone
    Diplodus cervinus hottentotus
    Diplodus cervinus omanensis Bauchot & Bianchi
    Diplodus fasciatus
    Diplodus holbrookii
    Diplodus noct
    Diplodus prayensis
    Diplodus puntazzo
    Diplodus sargus
    Diplodus sargus ascensionis
    Diplodus sargus cadenati de la Paz, Bauchot & Daget,
    Diplodus sargus helenae
    Diplodus sargus kotschyi
    Diplodus sargus lineatus
    Diplodus sargus sargus Sarago maggiore, Sarago reale
    Diplodus vulgaris Sarago fasciato, Sarago testanera
    Specie affini sono la tanuta detta anche sarago bastardo, e l'occhiata (Oblada melanura).

    Benché le dimensioni dei saraghi che si possono in genere osservare vicino alle coste frequentate dall'uomo siano piuttosto contenute, alcuni esemplari possono superare i 40 cm e i 2 kg di peso.

    Tutte le specie di saraghi presentano un corpo tondeggiante e compresso, con livrea di colore grigio-argenteo e una macchia nera poco prima della coda, ovvero sul peduncolo caudale.

    Questi pesci sono diffusi nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale, dove vivono in fondali rocciosi o misti, dalle acque costiere fino ad una profondità di 100 metri. Benché i saraghi, e in particolare il D. sargus, ambita preda dei cacciatori subacquei, trovino principalmente rifugio in tane poste ad una certa profondità, quando le condizioni di tranquillità ambientale lo consentono, nella ricerca di cibo (la principale risorsa sono i ricci che vengono triturati con un idoneo apparato dentario) frequentano la fascia prossima alla battigia, avvicinandosi notevolmente alla superficie


    TAGLIA MINIMA:
    Sarago "pizzuto" Diplodus puntazzo cm. 18
    Sarago "maggiore" Diplodus sargus cm. 23
    Sarago "testa nera" Diplodus vulgaris cm. 18

    PESCA A BOLOGNESE.
    per la pesca di questo magnifico pesce le tecniche sono molteplici, io per ora volglio parlare della tecnicha con la bolognese dalla scogliera.
    Per insidiare questo splendido pinnuto è fondamentale trovare una bella scogliera, con fondo misto a sabbia rocce e vegetazione,il mare dovra essere specie se si pesca di giorno un po mosso ,si dovranno osservare delle belle schiumate che si formano proprio dove infrange londa sullo scoglio,infatti è proprio questo il punto ove andremo a ricercare la nostra preda,di notte cmq è possibbile eseguire belle catture anche a mare calmo .

    ATTREZZATURA;
    canne bolognese dai 5 agli 8 metri(in relazione al fondo che abbiamo).
    Per i mulinelli io preferisco specie dalle scogliere delle taglie piccole ,uno per il peso contenuto e due per il minino ingombro(utilizzo addirittura un 500) cmq dal 1000 al 2500 possono andare.
    un buon gadino telescopico e leggero almeno di 4 metri , gallegianti di varie misure io preferisco di forma tonda , e nelle grammature che vanno dal 1,5 g hai 4 gr.possibbilmente con astina rimuovibbile per alloggio dello starlight....
    Il mulino lo andreo a caricare con del buon monofilo del 14, 16 , e utilizzeremo terminali il fluorocarbo o non mnelle misure del 10 al 12(ci son buoni monofili oggi che tengono molto bene contro lo sfregamento sugli scogli costano un po ma sono utili specie nella pesca del sarago ,infatti una volta allamato si iimpegnera con tutte le sue forze per tornare in tana ove noi dovremmo forzarlo).
    Gli ami andranno dal n 16 al 18 o cmq in relazione al tipo di esca( bigattino, sarda,coreano,o piccoli crostacei , o anche pastelle apposite).
    Inoltre avremo bisogno di vari terminali gia pronti, slamatore,e importantissima una sonda per andare a vedere quanto fondo abbiamo sotto di noi durante l azione della pesca.

    PREPARAZIONE DELLA LENZA:
    andremo come sempre a montrae il gallegio , dopodiche andro a creare una spallinata su circa 50 ,60 cm partendo dal asola del terminale verso il gallegiante, i pallini li mettero in linea di massima in ordine decresciente ossio partendo dal piu grande al piu piccolo verso l asola del terminale, la costruzione del terminale, dovra essere abbiamo detto di un 10 , 12 proprio al massimo un 14 ,sara lungo dai 60 agli 80 cm non di piu(questo dovra lavorare sul fondo) l amo in relazione del esca ,cmq io da buon bigattinaro sono solito ad usare ami dal 16 al 18 .

    AZIONE DI PESCA:
    arrivati sulla scogliera sceglieremo il punto migliore, (dove ce piu schiuma o dove ipotizziamo poterci esserci una tana) arrivati sul luogo lanceremo subito qualche manciata di bigattini per iniziare un minimo di pasturazione,(incollati o non dipende dalla corrente io in linea di massino qualcosa incollo sempre).
    Apriremo la nostra canna e con cura andremo a sondare il fondo ,il piu possibbile di fronte a noi alla nostra destara alla sinistra e proprio sotto di noi , per valutare possibbili incagli e i punti dove poter far lavorare la nostra esca , inoltre è un operazione che fara capire a che profondita dovramo lavorare ,in fatti il fondo dovra essere qualche cm in piu del fondo dello spot.(cmq occhio agli incagli).
    innescheremo il nostro bigatto,e lanceremo ,la pasturazione sara mirata ad attirare i pinnuti,dovremo calcolare la corrente per fa si che la pasturazione sia fruttuosa,pastureremo poco ma frequentemente, magari lanciando anche delle belle manciate a tempi regolari.
    Sono pinnuti molto potenti e furbi,appena allamati tendono a ritronare nella tana , infatti la canna dovra essere sempre alta e dovremo ostacollare la sua fuga il piu possibbile,dopo do che salperemo con un guadino, io in questa pesca scondiglio luso della frizione, ma ben si del antiritorno in quanto permette di tenre il pesce sempre sotto uno sforzo costante.


    Edited by bavosa - 15/11/2010, 11:46
     
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  2. The_Oric
     
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    Secondo voi si prendono anche nell'Adriatico? Perchè vorrei provare a prenderlo, ho già visto altri prendere questo pesce però non quì da me ma quando eroin puglia dai miei nonni...
     
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  3. bavosa
     
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    CITAZIONE (The_Oric @ 3/9/2010, 12:09)
    Secondo voi si prendono anche nell'Adriatico? Perchè vorrei provare a prenderlo, ho già visto altri prendere questo pesce però non quì da me ma quando eroin puglia dai miei nonni...

    seci son scogliere naturali o artificiali , quasi sicuramente lasua presenza è assicurata......un bellissimo pinnuto , divertentissimo da pescqare ma occhio gli esemplari piu grossi richiedono il mare che sbatte un pochino , ore migliore alba tramonto , e sempre quando il mare è di scaduta........
     
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  4. BeLLuCk
     
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    a surfcasting quando pesco mormore a volte abboccano, e sono marchigiano, quindi nel bel mezzo dell'adriatico.
     
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  5. red fish
     
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    Ciao bavosa !!

    Ho una semplice curiosità (mi è venuta in mente adesso leggendo la discussione)
    io uso prevalentemente il galleggiante a penna, secondo te pescando dalla riva, con mare mosso conviene montarlo con le perline o con il ferretto e i tubicini di gomma ?
    sostanzialmente cambia qualcosa ???

    PS : ricordati che sono principiante... :rotflmao.gif: :rotflmao.gif:
     
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  6. bavosa
     
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    CITAZIONE (red fish @ 8/11/2010, 12:13) 
    Ciao bavosa !!

    Ho una semplice curiosità (mi è venuta in mente adesso leggendo la discussione)
    io uso prevalentemente il galleggiante a penna, secondo te pescando dalla riva, con mare mosso conviene montarlo con le perline o con il ferretto e i tubicini di gomma ?
    sostanzialmente cambia qualcosa ???

    PS : ricordati che sono principiante... :rotflmao.gif: :rotflmao.gif:

    non cambia nulla.......io pero con mare mosso utilizzerei i gallegianti gia piombati, a palletta tengono meglio l onda.
     
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5 replies since 12/2/2010, 00:12   876 views
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