bolentino profondità

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  1. capt pier
     
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    per le esche è semplicissimo, si usano pezzi di sarda sugli ami del 3 o 4/0, cioè quelli piccoli da occhioni e simili, due sarde con un calamaro sull' amo grosso, 9/0 e oltre sull' esca superiore da cernie. Tutte le sche le fasci con filo elastico per aiutarle nella discesa. Ovviamente al momento è tutta teoria, ma a quanto sembra pescano tutti così.

    piombi: abbiamo visto che a 600 mt, 7 etti sono pochi e 1 kilo e mezzo forse troppo, 1 kilo sembra perfetto anche con una corrente discreta.

    poi per conto mio, continuo a non capire l' uso di piombi pesanti nei nostri mari, per cui userei tutto alla metà rispetto ai canoni normali, che sia a bolentino o con il piombo guardiano. Ho uno stampo autocostruito che tiene un piombo da 670 gr, alla riapertura faccio allargare la tornitura e vorrei portarlo tra gli 8 e i nove etti. Mi piace l' idea di farlo lavorare in una sorta di jigging lento, con la barca in deriva, recuperando ogni tanto in retro l' eccesso di deriva.
     
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  2. surfmanuel1978
     
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    Si le esche sarda acciuga gambero e totano sono le regine per il bollentino di fondale, esche come l'americano rendono fino a 100 130mt, sotto queste profondità la regina è la sardina usata a trancie a tocchetti intiera, ma sempre è lei la regine degli inneschi. I piombi qui bisognerebbe aprire una bibbina non un post, alle volte sulla stessa secca si pesca comodamente con 500 600grammi e alle volta 2kg non bastano, però è troppo fodamentale riuscire a calare la nostra esca nel posto giusto pochi metri più a destra a sinistra vuole dire prendere o non prendere pesce, soprattutto se si parla di occhioni (besughi, pezzonie)...


    Ciao
    Manuel
     
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  3. mauro.patrucco
     
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    l'azione di pesca come si svolge
    inneschi
    cali
    aspetti
    dopo quanto tiri su
    come fai ad accorgerti che c'è qualcosa attaccato
    scusatemi ma sono estremamente curioso
     
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  4. FEEDER
     
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    Faccio il curioso anch'io ( dato che la pesca in mare sia da riva che dalla barca mi affascina molto ):
    per il bolentino vanno ricercate sempre e comunque salti di profondità in positivo "secche" o anche in negativo "buche"?
    Indi per cui penso che sia indispensabile l'ecoscandaglio giusto?
    Tutti i posti con marcati salti di profondità sono validi oppure vi sono posti migliori e peggiori che vengono tramandati da pescatore a pescatore?
    Quanto influenza hanno le correnti marine nel bolentino?
     
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  5. surfmanuel1978
     
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    Come azione di pesca dipende un po da dove si vuole praticare il bollentino di fondale, scalumate, bachi, relitti e scogli. Direi che l'ecoscandaglio e il gps sono fondamentali, i posti migliri sono le pareti delle secche, che sono ricche di anfratti ma anche di aguanti (aguanti roccie coralli dove le lenze aime si incagliano), poi un altro ottimo posto sono i canaloni (buche è un po riduttivo) sono dei veri e propri tagli nella roccia larghi anche svariate centiania di metri, per farvi un esmpio la famosa fossa di Monterosso; quella da dove provvengono i famosi gamberi di santa margherita (quelli rosso fuoco), questa fossa assomiglia ad un colpo di accetta su di un albero un vero e proprio taglio nel fondo del mare, poi si può pescare sui banchi che non sono altro che delle formazioni di substrato roccioso e coralli poi infine relitti e scogli (gli scogli sono massi che sbucano su di un fondo interamente fangoso, una vera e propria osai nel deseto). L'azione di pesca non è delle più facili, diciamo che una volta scelto un posto bisogna ancorare la barca (cosa non semplice è ancorare BENE una barca su un fondale di 300 400 500 600mt!!!!) fatto il difficile si calano le lenze, che sono abbastanza primitive, minimo 7 8 ami misure a variare a seconda di quello che si vuole pescare, un piombo e poi giu il tutto affoga nel blu. Poi è come pescare su il basso fondo anche perchè gli ottimi multifibra ci fanno percepire le tocche come se pescassimo su10mt di fondo. Unico sconveniente è che non si riesce a pescare con molte canne, due canne massimo tre se i pescatori sono molto affiatati e abili. Un tipo di bollentino di fondale molto più "semplice" che ci permette di calare molti ami è la pesca con i filaccioni, che non sono altro che lenze a 20 30 ami che si calano a rotazione sulle poste, si cala la bobina con la bandiera e poi si va a recuperare il tutto e grazie ad un buon salpabollentino il gioco è fatto.... wink.gif
    Sulla pesca a bollentino di fondale ci sarebbe da scrivere per ore è una pesca affascinante, in un mondo per un certo senso inesplorato e "vergine", tanto per dire quando ero ragazzino e soldi non ne avevo "come ora hahahaha" mi ero costruito con un mio amico il salpa bolentino a pedali, una forcella modificata tipo il monoruota che usano al circo, lo scasso della ruota fasciato in gomma per non far usurare il filo e voilat il gioco e fatto, un pedale a testa e si girava wink.gif e tante e tante belle ore di mare.....

    Ciao
    Manuel
     
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  6. capt pier
     
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    ciao Surfmanuel,

    grazie dei consigli, è proprio quello che cercavo
    al momento il problema maggiore è che la barca di Alberto non ha un eco capace di lavorare in profondità, sta comprando un Koden. La mia è rimessata e ho un Furuno 600L, 350 watt a 8 colori, leggo molto bene anche oltre i 500 mt. Per cui al momento usiamo i mark e cerchiamo di lavorare sulle scogliere, tanto per fare esperienza.
    Di ancorarmi in profondità con la mia barca non ne voglio sentir parlare. Alberto ha una sagola da 300 mt, spero non gli venga l' idea, è un rotolo che occorre alzare in due.
    L' idea è di scarrocciare, ancora galleggiante, lavorare di retro.
    Finora abbiamo incagliato solo una volta. personalmente mi piace calare, risollevo qualche metro e ricalo, recuperando periodicamente con la retro, certo dopo mezz' ora la barca ha scarrocciato anche mezzo miglio. Comunque abbiamo visto altre due barche operare allo stesso modo.
    Hai consigli o accorgimenti particolari con questa tecnica ?

    ciao e grazie
     
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  7. surfmanuel1978
     
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    Ma ci mancherebbe altro Pier non ringraziermi, la pesca è una mia passione e se posso condividere con qualcuno le mie esperienze non mi fa che piacere. Veniamo alle nuove domande, ancoraggio, noto che forse vi manca qualche dato, avete mai sentito parlare di pallone???? Bhe penso di no, voi pensate che io mi tiro su 600mt di ancora o ancora di piu, dato che se voglio ancorarmi su una scalumata a 500mt la mia cina sarà lunga per lo meno 600 650mt!!!!, bhe in nostro aiuto viene il pallone, e si sfrutta la teoria delle leve, in commercio puoi trovare dei bellissimi e fantasmagorici palloni salpa ancora (molto costosi e basta), tu compre un buon parabordo tondo che porti 10 15kg (ora non ricordo il diametro, ma non è gigante è di quelli rossi) poi un buon moschettone, e il gioco è fatto. Tu metti il moschettone nel foro sottostante il parabordo (il foro dove ci collega la cimetta per attaccare il parabordo alla fiancata della barca). Dopo di che apri il moschettone e fai passare dentro di esso la cime dell'ancora. Ora metti in moto la barca e vai (non a manetta ovviamente), cosa succede... Il pallone fa da fulcro la barca spinta dal motore fa da argano, quando tu vedrai il pallone fare la scia vorra dire che la catena si è bloccata nel moschettone, ora tirare a bordo la corda dell'ancora è una sciocchezza perchè è leggera, arrivati al pallone un piccolo sforzo e via il tutto issato a bordo.... wink.gif

    Ciao
    Manuel

    Ps
    Lo scarroccio di fondale è una buona tecnica soprattutto in estate quando vento e correnti non sono mai forti, uno problema è ricordarsi di lasciare acceso il gps cosi se prendiamo pesce, sarà facile tornare sulla traccia precedente e ricalare nella stessa posta wink.gif
     
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  8. mauro.patrucco
     
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    forte, veramente forte
    indubbiamente è una pesca intrigante, molto bella
     
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  9. capt pier
     
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    si la teoria la conosco,
    continua a non piacermi oltre i 150 metri,
    conosco una simpatica coppia di settantenni che si sono ancorati così su una secca in cima a Capo Corso, appena calato tutto compare una bella tromba marina che punta a volte verso loro, a volte diverge, salpo, non salpo, alla fine tirano su e la tromba passa a un miglio, e loro se ne tornano a casa perchè per la giornata era abbastanza

    io già mi immagino un bel cargo che compare all' orizzonte... ho giusto le due scogliere madreporiche sulla rotta...
    in mare devo masticacre ancora molto ... non vado molto oltre le 100 ore di pesca

    ciao
     
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  10. joey santiago
     
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    ma Tu Manuel hai 600 metri di cima in barca? non è meglio usare un'ancora galleggiante per rallentare lo scarroccio, e mettersi l'anima in pace?
     
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  11. surfmanuel1978
     
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    ne ho anche di più di 600mt, ne ho 200 di cima per pesca normale, poi ho due ceste con cordino da fondale, del 8 e del 5 che uso a seconda del tipo di battuta di pesca. La pesca a scarroccio su alti fondali non mi piace molto e poco tecnica e sempre troppo affidata al caso.

    Ciao
    Manuel



    CITAZIONE (capt pier @ 10/1/2006, 12:14)
    si la teoria la conosco,
    continua a non piacermi oltre i 150 metri,
    conosco una simpatica coppia di settantenni che si sono ancorati così su una secca in cima a Capo Corso, appena calato tutto compare una bella tromba marina che punta a volte verso loro, a volte diverge, salpo, non salpo, alla fine tirano su e la tromba passa a un miglio, e loro se ne tornano a casa perchè per la giornata era abbastanza

    io già mi immagino un bel cargo che compare all' orizzonte... ho giusto le due scogliere madreporiche sulla rotta...
    in mare devo masticacre ancora molto ... non vado molto oltre le 100 ore di pesca

    ciao

    Tieni presente che quando ti ancori su fondale in caso di pericolo, (tragehetti o navi che ti vedono ma non cambiano rotta!!!) stacchi la caluma dalla bitta la attacchi al pallone con una bocca di lupo e getti il tutto in mare, cosi ti puoi spostare, dopo di che torni sul punto, in saredegna lasciano l'ancora anche svariati giorni sul punto (soprettutto se ha reso) poi segnano il punto sul gps con un Point e il gioco è fatto... Se la barca è idoena non è per nulla pericoloso uscire in mare per una battuta di pesca a fondale, ovviamente bisogna avere le dotazioni di sicurezza il gps lo scandaglio e il vhf, e cosa che pochi hanno l'antennino per essere rilevati dai rafar delle navi!!! wink.gif

    Ciao
    Manuel
     
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  12. mauro.patrucco
     
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    CITAZIONE (surfmanuel1978 @ 10/1/2006, 14:03)
    , e cosa che pochi hanno l'antennino per essere rilevati dai rafar delle navi!!! wink.gif

    se non mi sbaglio negli USA da quest'anno è obbligatorio, almeno dove ero io

    Edited by mauro.patrucco - 10/1/2006, 15:23
     
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  13. SHEEFISH
     
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    Minchia ragazzi!!!Che casino!!!
    Immagino che poi,con tutte queste bitte,calume,kilometri di filo, GPS, Antennini,salpabolentini ecc ecc le catture saranno favolose!!!!
    Sapete ,noi lacuali,quando siamo sui 30 metri ci sembra gia'...un abisso!!! laugh.gif
    Piuttosto...alcuni mesi fa',lessi di una pesca che si affettua all'estremo Nord,dalla banchisa, e direzionata allo squalo della Groenlandia...(Che pare sia il piu' grosso del mondo...)
    Direttamente dal foro nel ghiaccio calano,con canne ovviamente da traina,5-600 metri di lenza con una carogna di pesce appesa ad un gancio....
    Ho visto foto di pesci da 150-300 kg!!!!
    Nessuno ne sa nulla???
    CARLO
     
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  15. surfmanuel1978
     
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    CITAZIONE (mauro.patrucco @ 10/1/2006, 15:22)

    [/QUOTE]
    se non mi sbaglio negli USA da quest'anno è obbligatorio, almeno dove ero io


    Anche da noi è obbligatorio sulle barche immatricolate ma non entriamo nel discorso barca immatricolata o meno tanto manco le capitanerie di porto sanno dipanare questo dilemma. Però un antennino che ci rende visibili sui radar costa 30€ è meglio averlo per siurezza... O forse meglio no che moi mi trovano sui miei scogli segreti HAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHA

    Ciao
    Manuel
     
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30 replies since 1/1/2006, 11:35   1759 views
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